Ogni cosa è illuminata
Un film sulla memoria. Sulla paura di non ricordare il nostro passato. Una ricerca continua di indizi, una collezione di oggetti rinchiusi in piccole buste di plastica trasparenti.
Fin dove riesce a spingerci la memoria? fin dove è in grado di condurci? Ovunque. Sembra necessario ricordare. Diventa quasi ossessivo. Il viaggio intrapreso per riscoprire il passato, allevia la sofferenza, nostra, portandoci in giro per l'Ucraina, facendoci assaporare i suoi colori. Fantastici. Alcune scene sembrano prese in prestito da Emir Kusturica, quei classici ghirigori folcloristici. Un film che fa ridere, ma che pian piano inizia a farsi più serio. Forse esagera nella seconda parte a volerci far riflettere troppo. Sembra fermarsi. Vuole farci pensare. Ma il ritmo sembra spezzarsi. Arrivano i fantasmi del passato. In fondo i temi sono forti e probabilmente non è sbagliato prendere una pausa.
Come al solito tento di incuriosirvi. Tento. Non mi spingo oltre.
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