25 aprile 2006

...

Una sera amara. Di quelle che ti lasciano a metà. Una serata in cui vedi la gioia negli occhi degli altri e non riesci proprio a trovarne un po' per te.

A volte ci si sente esclusi. Ma tenti di non sentirti solo. Non ci sono riuscito.
Più vai avanti e più sprofondi. Davanti a te un mare sconosciuto, una distesa oscura. E ti accorgi che pur tentando di riconoscerlo, non è il mare che ricordi.
Ho voglia di rivedere il mare. L'ho rivisto, ma è stato un attimo. Un attimo di niente, rubato al tempo che passa.
Non pensavo ci si potesse sentire così. Proprio non volevo crederci. Forse una persona accanto può aiutarti. Forse questa sera l'ho capito.

"E se andassimo a vedere il mare?"

2 Comments:

At 1:36 AM, Blogger elleenne said...

Per enrico:
Il mare è una metafora. Probabilmente non so neanche io che cosa potrebbe essere. E' una parola come un'altra per esprimere quello che vorrei sentire o forse che vorrei trovare. Mi è venuto in mente il mare perchè mi mette serenità. Non sempre ovviamente. Ma la maggior parte delle volte si. Mi fa sentire libero, è capace di lasciarmi da solo a pensare, non mi giudica se mi vede stare in disparte, accetta la mia solitudine, mi tiene compagnia.
Alla tua domanda se è il mare la mia medicina, io ti rispondo di si. Ma non pensare al mare come luogo fisico, devi andare oltre.

 
At 1:53 AM, Blogger elleenne said...

Per valvolina:
Io penso sempre alle cose belle. Continuamente. E' vero che da quello che scrivo è difficile capirlo, ma ti assicuro che è così.
Le cose belle possono anche renderti triste.

...io sto scrivendo con la maschera e il boccaglio! Penso di essere già pronto!

 

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