22 aprile 2006

Sinfonia n.6 in si minore op.74 "Patetica"

Scritta da Petr Il'ic CAJKOVSKIJ. L'ultima sinfonia scritta e l'ultima sinfonia diretta.

E' un'opera triste, dolorosa.

Il primo movimento si apre con un'introduzione lenta e scura. Il motivo è lamentoso, sembra strisciare. Cerca di salire ma ricade su se stesso. E' una dichiarazione, una confessione spietata e piena di dolore. Nelle critiche ho letto che l'apertura viene paragonata a Memorie dal sottosuolo di Fedor Dostoevskij. Il "sottosuolo" viene inteso come quella parte inconfessabile, dove risiede il male, dove dominano gli istinti. E' la causa del dolore e dell'annientamento.
L'introduzione ci permette un'immersione nell'opera. Queste prime note dolorose diventano il tema principale e dipingono lo sfondo oscuro da cui il tema si è generato e da cui non potrà più essere cancellato. Ma all'improvviso, delle note dolcissime tentano di disorientarci. Sembrano arrivare "dall'alto". Vogliono posarsi sul nostro dolore come per alleviarlo. La poesia è momentanea. L'idillio è interrotto dalle lotte e da tutti i dolori dell'esistenza. Anzi no, il dramma sembra terminare, forse l'inconfessabile è stato confessato. Si conclude in un clima rasserenante. La tragedia deve ancora venire.

Il secondo movimento, con il suo tempo folcloristico, allenta la tensione. Rimaniamo quasi disorientati, almeno noi ascoltatori occidentali, per l'anomalia del suono. E' irrazionale. Il tema della prima parte è elegante nella sua irregolarità. La parte centrale è commovente, i violini suonano una melodia semplice, dalla cadenza lamentosa. Ci rimanda al pianto. Nella seconda parte si torna ad un tema danzante. Come nel primo, i tempi tradizionali dell'Europa Orientale ci accompagnano, sempre lamentandosi, al terzo movimento.

Questo movimento potrebbe rappresentare un'illusione. La danza che ha chiuso il movimento precedente ci ha disorientati. E' l'illusione della felicità. Sembra una festa popolare. Musiche di un mondo incantato precedono il ritorno al tema principale. Questa volta il tema si ingrossa, quasi trionfale. Ma l'ombra dei fallimenti non si allontana. Incombe.

La sinfonia termina, ed il quarto movimento si apre con un Adagio lamentoso. Negativo nella sua totalità. All'idea tematica del dolore, dell'incapacità di rialzarsi precipitando sempre più in fondo, si affianca una calma nostalgica. La melodia cresce, ma la salita serve solo per poi poter cadere. Crolla senza controllo. Si entra in una dimensione funebre. Anche la calma nostalgica cambia tonalità, prendono spazio riflessi lugubri. Nessun finale acceso, nessuna speranza, solo l'incapicità di rialzarsi.
Tutto si esaurisce nella più assoluta disperazione.

1 Comments:

At 1:42 PM, Blogger elleenne said...

Grazie mille!
Se vorrai onorarmi della tua presenza tra i "contributors" di Chourmo e scrivere qualcosa, sarò contento.
Se invece non ne avrai voglia, beh, spero che continuerai a leggerlo. Ti ringrazio ancora per il commento.

 

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