La normalità
Si parla di normalità. Di quella nostra carattestica che raggiungiamo e una volta fatta nostra la neghiamo. Non riesco a spiegarmi questo rifiuto. Eppure abbiamo sudato per raggiungela. Si tenta di evitarla con frasi di circostanza e tentando di rifugiarsi nella filosofia, che non impegna mai.
Si sfugge alla normalità cadendo nel tranello che ci tende, semplicemente dicendo: la normalità è soggettiva. In fondo è tutto soggettivo, ovvero il modo più semplice di dire ognuno pensi per se. Non voglio assolutamente condannare la soggettività delle cose, ma vorrei solo che le parole siano pesate meglio. Siamo abituati a parlare poco e quando abbiamo la possibilà lo facciamo troppo. Abbiamo bisogno di sfogarci, di incazzarci, di mostrare che dietro ad un freddo messaggio c'è una faccia che sorride, una faccia imbronciata o degli occhi languidi. Ne abbiamo bisogno, ma purtroppo il pasare del tempo ha voluto che ci adeguassimo a tutto ciò che "viene imposto". E' normale avere un cellulare, anche due, è normale fare questo è normale fare quello.
La normalità è normale, come è normale essere folli quando si và in folle.
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