10 luglio 2006

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Si parla di calcio, non di quello giocato ma di quello vissuto dai tifosi, da tutta quella gente che impazzisce per questo sport che ormai ha ben poco di sportivo. Ho seguito il primo tempo in piazza, davanti al 'megaschermo', circondato da gente tesa, nervosa, pronta ad insultare l'avversario alla prima occasione. L'ho trovato uno spettacolo veramente deprimente. Dico questo perchè non avevo mai seguito un mondiale da così vicino e quello che immaginavo di trovare era un clima totalmente diverso. Pensavo ad una sorta di olimpiade del pallone, dove le piazze sarebbero state invase dai colori e dalla passione genuina dei tifosi. Bandiere diverse sventolate dallo stesso vento. Rispetto per gli avversari.
E invece non hotrovato nulla di tutto questo. Pensavo ci fossero bandiere francesi, ma era solo la luce che trasformava un verde scuro in blu. Solo bandiere dell'Italia, per i francesi nessuna tolleranza.
Al primo fallo sono partiti cori razzisti contro i giocatori avversari, grida isteriche di ragazze, tifose improvvisate, con la faccia dipinta. Sono passati solo cinque minuti.
Mi guardavo in giro e quello che vedevo non era amore per la propria squadra, ma odio per i francesi. Cosa ci facevo io lì? Come avrei potuto abbracciarmi al momento di un gol con gente che urla 'negri di merda', con gente che vuole morti i francesi? Cosa ho in comune con questa gente? Niente, niente, niente.
Ero deluso, schifato, incazzato.

Per me la partita è finita al quinto minuto del primo tempo.

9 Comments:

At 7:38 PM, Anonymous Anonimo said...

Anche io ho pensato per un'attimo che la partita fosse finita al 5° del primo.
Poi giocando bene abbiamo pareggiato, successivamente sofferto e subito il gioco degli altri ed infine vinto a tiri in porta.

Ricorda comunque che situazioni come queste scatenano sensazioni strane, non sempre allineate col nostro pensiero regolare, talvolta eccessive, talvolta fuori luogo. Ma forse il razzismo potrebbe non centrare.. si tratta più probabilmente di esorcismo, o forse eccessivismo da sofferenza. Nella piazza centravi eccome.. eri uno dei tanti, con uno dei tanti pensieri a disposizione.

 
At 7:56 PM, Anonymous Anonimo said...

il gioco del calcio, ma anche lo sport in generale, sublima la nostra aggressività...che esiste ed è naturalmente connaturata nell'uomo...ed è stata una mossa adattativa della nostra società quella di canalizzare la rabbia nello sport. Credo sia meglio dire qualche cazzata di troppo durante una partita e sfogare così i propri nervosismi e la paura verso il diverso, che si trasforma in cattiveria, piuttosto che combatterlo con le bombe...

 
At 8:43 PM, Blogger elleenne said...

Lo sport dovrebbe sublimare la nostra aggressività se siamo noi a praticarlo non se lo vediamo in televisione.

 
At 8:49 PM, Blogger elleenne said...

Durante una partita di calcio a quanto ho visto nessuno ha voglia di starti ad ascoltare, già è raro che succeda in un giorno qualsiasi!!!
Comunque ero troppo deluso per rimanere.
E rimango dell'idea che ciò che accomunava ieri sera molti era l'odio per gli avversari! Ovviamente generalizzo.
Scusatemi, o voi, che avete sudato pur stando seduti.

 
At 9:19 AM, Anonymous Anonimo said...

ti sbagli, lo sport sublima anche se non viene praticato ma solo guardato. è un pò lo stesso principio della catarsi di aristotele per il teatro...cmq ognuno la pensa a suo modo. Certo che gli odiavamo gli avversari...non a caso erano "avversari" ma è l'odio si è estinto nel giro di 130 min come in un qualsiasi altro evento sportivo...da tifosi sudati ci spiace che tu non te la sia goduta...

 
At 11:32 AM, Anonymous Anonimo said...

le mosche iniziano a ronzarmi intorno... è ora di fare una doccia

 
At 4:01 PM, Anonymous Anonimo said...

le mosche iniziano a ronzarmi intorno... è ora di basta!

 
At 2:52 PM, Anonymous Anonimo said...

che pesantezza ragazzi....
godetevi la vittoria...
e poi se nn volete sentire bestemmie o cori razzisti(inevitabili in una piazza colma di tutto e di più ma tale è la società con le sue mille diversità) andate al circolo del golf la prossima volta...

 
At 2:02 AM, Anonymous Anonimo said...

Ovvio! Freghiamocene sempre di tutto.
Hai ragione!

 

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